Al femminile: Ortoressia nervosa

30.06.2020

La nostra specie si caratterizza per pensieri estremisti, praticamente vediamo le cose o in bianco o in nero.

I percorsi di ricomposizione corporea, dimagrimento in generale, con il supporto del fitness e dell'attività sportiva subiscono l'intervento a gamba tesa spesso, di questo modo di essere  e di pensare. Gli estremismi spesso ne fanno da padrone, e sono la cosa sulla quale lavorare di più per poter ottenere dei risultati nel lungo termine e duraturi.

Non ci si accontenta mai, e mai più che in questo campo, bisognerebbe capire che ogni tanto bisognerebbe accontentarsi dei progressi, goderne e poi ripartire. 

Gli estremi sono anche riguardo la popolazione nel suo complesso. Molti se ne fregano del cibo, della quantità e qualità che ne assumono, poi c'è l'estremo opposto che invece è fissato con il cibo sano ( gli ortoressici). L'ortoressia al pari del menefreghismo alimentare è pericoloso, e può essere catalogato tra i disturbi alimentari.

Il comportamento ortoressico è quando l'individuo esclude a prescindere, senza motivo determinati alimenti, senza un reale pericolo per la sua salute.

Esempio chi elimina intere categorie di alimenti perchè un informazione parziale ha determinato nella persona convinzioni di parte, campanilistiche oserei dire. 

Sappiamo che è l'eccesso di tutto a far male, non mangiare le cose con equilibrio o saltuariamente. Quindi l'approccio migliore è sempre quello dell'equilibrio.

Subentra la componente nervosa, quando l'individuo, per questi comportamenti e credo, sacrifica la propria vita sociale e i propri comportamenti per non mangiare cibi che secondo lui facciano male.

Ci sono dei veri e propri sintomi che caratterizzano l'ortoressico nervoso.

- Sensi di colpa

- Pensiero ossessivo e ricerca verso il cibo "sano"

- Isolamento sociale

- Esclusione di macrocategorie di alimenti  considerate pericolose

- Critica quello che mangiano/bevono gli altri


Il problema più grande è che l'ortoressico non si definisce tale e spesso la linea è sottile tra lo stile di vita sano e l'ossessione invece che ha chi ne è affetto.

Quello che mi preme come sempre far passare come messaggio è che gli estremismi in genere nella vita non sono costruttivi, non portano risultati, non danno serenità. Vero è che con una popolazione mondiale tendente al sovrappeso, bisogna essere attenti alla problematica obesità ma dobbiamo anche evitare che la consapevolezza alimentare sfoci in quest'altro tipo di atteggiamento.

La salute va sempre preservata, anche quella psichica, e la chiave del successo in termini di risultati è sempre la sostenibilità nel lungo periodo, lo stile di vita sano prevede anche un aperitivo, una pizza, una birra, un calice di vino, ogni tanto, con serenità, consapevolezza, senza sensi di colpa. Se si riesce a stare in questo limbo, probabilmente si soffrirà molto meno un percorso così importante di cambiamento.